| Di tutt'altro tono sarà il mio intervento, che provocatoriamente avrei intitolato "Christian Ice: ce serve o nun ce serve?". Doverosa è la premessa. A me Sventrakul è simpatico. Trovo che abbia talento, condivido le sue idee e apprezzo tanti dei suoi lavori sul web. E' spiritoso e ci sa pure fare, quindi massima stima. Premesso ciò, volevo concentrarmi sull'impatto che ha avuto sui Prophilax. E forse qualcuno si stupirà se lo dico, ma secondo me non è stato positivo. Cerco di spiegare perché. Il suono dei Prophilax dei primi tempi era certamente grezzo e necessitava di una guida, ma l'ingerenza di Christian è stata a mio avviso troppo pesante. Ho l'impressione che i lavori da lui missati siano tutti un po' "patinati", che gli strumenti non emergano, che il suono sia amalgamato e che perda quella freschezza delle prime, caserecce registrazioni. Non mi piace, poi, l'idea della Triade Anale (Ceppaflex-Sbohr-Sventrakul), che ha definitivamente ucciso i Prophilax come complesso musicale. Non c'è più il gruppo coi virtuosi del basso, delle tastiere... Ci sono Fabio, Ludo e Ice che smanettano su dei bottoni. E io preferisco la sincerità del complesso, quello fatto di musicisti autonomi tra loro, che ci mettono ognuno il proprio apporto, non meri esecutori di direttive altrui. Non parliamo poi della dimensione live, che ho già avuto modo di criticare più volte. A me le basi e i cori finti non piacciono, e Christian è la persona che li manda nell'etere. Quindi, viva Christian Ice, ma i Prophilax coinvolgendolo ci hanno guadagnato? Forse no.
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